Per il momento accontentatevi di classifica e foto...
quando troverò il tempo metterò anche il resto.
Venerdì 29 giugno
Goodbike: il palco a pedali
Con le adesioni di venerdì siamo a quota 5...
nemmeno la metà di quelli che in un primo momento avevano dato
la loro adesione di massima. E abbiamo tempo sino a questa settimana
per inviare le nostre adesioni...
Il programma è questo: venerdì 29 giugno , per le ore
19,30 ci si deve trovare presso l'arena di Verbania (al palazzetto
dello sport in caso di pioggia) con le proprie biciclette; queste
verranno piazzate su dei rulli, per consentire di alimentare dei generatori
di corrente che forniranno l'energia necessaria allo spettacolo “Goodbike”.
Si tratterà di eppelare per un paio d'orette, con la possibilità
di alternarsi sulla stessa bici. Ivan mette a disposizione il suo
furgone per il trasporto delle bici, per cui chi vuole non ha che
da contattarmi e compilare l'apposito modulo (Franco: 0323 887111,
348 5843615)
Visita il sito:
<http://www.palcoapedali.it/>
prossimi
appuntamenti |
Sabato 23 giugno |
13,00 |
Ritrovo al solito posto |
Domenica 24 giugno |
8,00 |
OMEGNA-ALPE QUAGGIONE |
Leggi
bene il programma: clicca qui!
Domenica 17 giugno
Sotto il Rosa
Partenza tutt'altro che all'inglese, con una ventina
di minuti di ritardo rispetto all'orario stabilito... causa sveglia
senza pile. Venti minuti pagati a caro prezzo nella strada del rientro
con una temperatura più prossima ai 40° che ai 30°. Ma
anche questo fa parte del gioco e “del far parte” di un
glorioso sodalizio ciclistico come il Bici Club Omegna (tanto per imitare
un nostro cugino di bicicletta, il cui club tocca i cinque continenti).
Tornando all'uscita domenicale (NB la prima con andata e ritorno all'insegna
del bel tempo), da segnalare il rientro di Superpippo (che si è
accontentato solo – si fa per dire! – di Macugnaga) e la
mitica salita dell'unico anzaschino del sodalizio: venti metri di scale
con la bici in spalla per timbrare al Circolo sopra casa in quel di
Calasca. Mitico Massimo! Tanto grande in discesa quanto svelto a fare
dietrofront sulle prime rampe di Bannio...
In ogni caso davvero bella la salita al suo paesello; ancor più
bella se confrontata con la noiosa ascesa a Macugnaga (controbilanciata
da una località sempre bella e suggestiva, ai piedi di Sua Maestà
il Rosa, e da una simpaticissima Sabrina, la titolare del Joder bar)
e dalla massacrante (almeno per me) salita all'Alpe Soi.
In ogni caso – fatica e caldo a parte – un'ottima domenica
ciclistica, in vista del prossimo appuntamento, l'Omegna-Alpe Quaggione,
chi nelle vesti di concorrente, chi in quelle di organizzatore.
Con Sabrina sotto il Rosa
prossimi
appuntamenti |
Sabato 16 giugno |
13,00 |
Ritrovo al solito posto |
Domenica 17 giugno |
7,00 |
Scommettiamo che piove...
diversamente: in Valle Anzasca |
Domenica 10 giugno: gita sociale alla Madonna
del Ghisallo
La fortuna bacia gli audaci
Il cellulare squilla alle 5,10... altro terremoto?!?
No, solo l'Ivan che chiede “Che cosa facciamo?”, con la
pioggia che cade incessantemente da ore. Rapida verifica con il piano
di sopra: “Ci si presenta comunque alle 6 e si decide al momento”.
Ipse dixit... ma già pensava che non era il caso di bagnare la
bici nuova.
5,25, altro squillo: “Ci troviamo già cambiati per la bici?”
Ma CERTO!!!
6,05 l'allegra brigata si sta componendo... ma quante defezioni!!!
Che si fa?!?
La pioggia nel frattempo ha smesso di rompere; dall'Ossola portano buone
nuove: “Su il tempo è discreto e... se è bello a
nord, a sud lo diventerà!”.
Che si fa?!?
“Oohh, quante balle!!! Quest'anno di acqua ne abbiamo già
presa tanta e se ne prendiamo ancora un po' che cosa cambia!?! Per me,
si va!”
“Vüiauti s'ì matt! Mì vaghi in pullman...”
Nüma, nüma mia... mì vaghi... mì no... alla
fine questa indecisione porta a un ritardo di 4 minuti rispetto all'orario
di partenza previsto: 4 minuti diviso 130 km fa... troppo complicato,
lasciamo perdere, verificheremo strada facendo.
Allora si va... e vvvaai!!!
Fatta la conta, otto del nord e nove del sud = 17... numeraccio!
Seconda rotonda sul rettilineo di Feriolo semi sommersa dalla pioggia:
ruota bagnata ruota fortunata.
Certo che tutti questi spruzzi sulle gambe non fanno molto piacere,
ma tant'è... meglio prenderla dal basso che dall'alto. E poi,
guardate là davanti: è luce, luce della Madonna (ops!).
Da quel momento in poi più nessun dubbio, nessuna indecisione:
la Madre celeste è con noi e non ci abbandonerà per tutto
il percorso... certo, rimane la questione del 17, ma si risolverà
anche questa.
Passa il Carelli-furgon pilotato dall'inedito driver Enrico il Germanico...
e fino all'ultimo si spera che almeno un paio di giocatori di basket
della compagnia (rimasti incredibilmente sui blocchi di partenza) si
siano mimetizzati fra le borse, per poi sbucare fuori all'improvviso...
ma così non è. Peccato... sì, ma per loro! Iiiihhhh!!!
Stresa, Arona, Sesto, Vergiate, varesotto... arriviamo noi e l'asfalto
è ancora umido, ma il cielo è come il mar Rosso davanti
a Mosé: si apre man-mano che passa l'allegra brigata.
Sono le 9,20, tempo di pausa-brioches. Trovato un piazzale tutto per
noi, si smonta di sella, si irrora i campi circostanti e poi si dà
inizio alla danza dello stomaco: brioches (“Alla marmellata?!?
No, voglio quella al cioccolato!!!” fa il solito sofistico, mentre
il Giàni l'ha già tastà vüna o doü brioches,
una banana, düi o trì biscutitt e un para 'ad bicër
da vin biänc e, forse anca pëna ad thè e üna banana).
Così, mentre si piscia, si pappa e si beve, qualcuno è
alle prese con il suo mezzo che all'improvviso perde le staffe, no,
pardon!, il filo del cambio e... cavallo zoppo, va accoppato (come nei
vecchi film western di una volta, prima che certi animalisti prendessero
il sopravvento)... o, per lo meno, messo a riposo per il momento.
Altro segno che la Madonna è con noi: liquidato anche il 17!
Si riprende a pedalare. Il cielo è ormai terso e il sole fa capolino.
In vista di Como è proprio sole vero, con un po' d'aria da nord
che non può che fare bene.
Si punta verso il lago e, prima di riuscire a lambirlo, vi sono due
episodi da segnalare: un quasi-diverbio fra Cesarone e un povero cicloamatore
over-settanta, comasco, che “voleva insegnarci a noi la strada”
(ma pensa tì!); un passaggio a semaforo rosso, con successivo
slalom fra una carrozzina e alcuni pedoni allibiti, del nostro Mandrillo.
All'uscita di Como, gruppo ancora compatto, ma ancora per poco. Un altro
dei neo-pensionati del BCO lamenta la caduta della catena (domanda:
ma questi pensionati, durante la settimana, invece di pensare solo ad
andare in giro a spasso, perché non si mettono a revisionare
un po' i loro mezzi?!?). Solo uno si appresta ad aspettarlo... con l'impegno
poi che l'altro lo aiuti nello sforzo finale già prevedibile.
Rimessa la catena e riagguantato il manubrio a dite larghe (tanto erano
lorde!), i due raggiungono le due retroguardie: Anna e Cesarone. E con
loro si arriverà sino alla meta.
Primo strappo lungo quel ramo del lago di Como che porta a Bellagio...
mica da ridere dopo oltre 110 km. “Tranquilla! Questo è
quello più impegnativo; gli altri sono nulla al confronto.”
Peccato che come “questo” ne seguano almeno altri cinque
o sei. Vien quasi da chiedersi se il giro di ricognizione, fatto a suo
tempo (tre settimane fa max), sia stato fatto in bici o sul furgone...
oppure che i neuroni, a una certa età, si siano ridotti al lumicino.
E, fra su e giù, falsi-piani, qualche piano e compagnia briscola,
di km da fare prima di arrivare a Bellagio (quello del George vattelapesca)
ce sono oltre una trentina... hai voglia di tirar su di morale la driver
da rally con “Guarda Anna che spettacolo!”... tanto più
se, da navigatrice esperta com'è, si è andata a vedere
che cosa l'aspetta da quel punto del lago di Como in su.
E così, tra un mangia-e-bevi e l'altro, un Roby improvvisato
fotoreporter, le avanguardie avanti a scornarsi sull'ultima salita,
anche il drappello dei quattro dell'Ave Maria giunge nella ridente località
rivierasca, da cui ha inizio la vera penitenza prima dell'assoluzione
finale... da tutti i peccati.
Ad aspettare i nostri, due autorità in tenuta ufficiale estiva
del BCO: il cassiere e il presidente. Quale onore! In ogni caso, bando
alle ciance, da qui alla Madonna del Ghisallo ci sono ancora diversi
chilometri.
Non così però la pensa cinque minuti dopo la nostra eroina
in bici: “La vedo, la vedo... mi basta, mi basta, posso anche
fermarmi qui!”. Ce ne vuole così a convincerla che non
è ancora la Madonna giusta, che questa è quella luciferina,
quella che ti tenta nel desistere dalla penitenza e quindi dal successivo
condono... ops! perdono. E allora dai, avanti con l'acqua santa, pardon,
con il sudore, con la tenacia, con la voglia di mandare a quel paese
il Cesarone, il sottoscritto e tutti quelli che l'hanno portata lì
a soffrire.
Ma non è finita, altre infide curve in salita si susseguono.
Sino all'ultimo colpo di coda di mastro Lucifero, materializzatosi in
un cruscotto d'auto, dove basta il semplice giro di chiave per mettere
in moto centinaia di cavalli pronti a portarti in vetta al mondo...
gira, gira... pigia, pigia sulla levetta del cambio, ma più di
così non ce n'è. Fortuna che ormai siamo a Civenna, un
po' piano e poi “Ancora un paio di km di salita” ci dicono
i due assistenti motorizzati. E sì, è proprio così:
ultimo strappetto ed è fatta. Poi, dai, guarda, abbiamo preso
anche due dei fuggitivi: Danilo e Luca, padre e figlio, anch'essi vicini
alla luce, dopo che il diavolo li ha tentati in un paterno diverbio.
Ci siamo quasi. Ultima curva, rettilineo finale ed ecco là davanti
sulla sinistra la casetta della Madonna giusta, quella di noi ciclisti,
quella del Ghisallo (NdR La sorella bianca di quella del Boden, che
è nera). È fatta! Brava Anna, bravo Cesarone e bravi tutti
quanti... assolti da tutti i peccati passati, anche quello di essere
arrivati in pullman e non in bici.
L'allegra
brigata
Guardatevi le foto dell'impresa
SCOOP!
La Mercedes del Giuliano nelle valli lariane.
prossimi
appuntamenti |
Sabato 9 giugno |
13,00 |
Ritrovo al solito posto |
Domenica 10 giugno |
6,00 |
GITA SOCIALE. Ritrovo p.za Asilo. Partenza
ore 6,30 |
Domenica 3 giugno
A Campello... non era bello
Grigio a nord, nero a est, scurone a sud... pertanto
abbiamo optato per sud-ovest, destinazione Valle Strona.
Sino a Forno tutto OK: nubi basse simili a pioggia e una temperatura
ideale per affrontare salite.
Poi, da poco prima della Piana a Campello, giù pioggia... a lavare
le traccia della transumanza del giorno prima.
Dal Giovanni ci siamo comunque arrivati e lì ci siamo pappati
una fetta di torta e bevuto un cappuccino caliente.
Il problema, come sempre in questi casi, è stata la discesa,
con la pioggia a rompere le scatole, ma ancor di più il frécc.
Al punto che ci siamo detti: Massiola e Luzzogno possono aspettare!
In verità l'aria frescolina ci ha accompagnati sino a Forno;
poi si è fatta più sopportabile, ma ormai si era deciso
per la il rientro a casa... e stop!
Per la cronaca eravamo in tre... tre come in quella vecchia
canzone di Modugno; solo che in questo caso non eravamo sulla strada
per Girgenti, ma su quella per Campello.
Sabato 4 giugno
Day sport
Peccato per i timbri mancati, ma di certo sul piano
morale è stata una bella soddisfazione. Sto' parlando della
nostra presenza alla giornata dedicata dal Centro Sportivo Italiano
allo Sport presso il centro sportivo di Bagnella.
Centinaia di ragazze e ragazzi provenienti da tutto il VCO hanno avuto
modo di provare almeno una ventina di disciplina sportive, fra cui
la mountain bike, di cui ci siamo occupati noi.
A gruppi di sei (prima della decimazione progressiva dei mezzi...
ridottisi a quattro, dopo vari aggiustamenti di catena ecc.), dai
sei ai dodici anni hanno inforcato le loro bici e affrontato il bel
percorso a ridosso del canneto di Bagnella, che li ha portati a lambire
(nel vero senso della parola) l'acqua del lago e a fare spesso i “geometra”.
In diversi casi è stato interessante vedere come certi esitanti
pulcini nelle mani di assillanti e preoccupati genitori si siano trasformati
in intrepidi mini-bikers che non si fermavano di fronte a nulla...
nemmeno alle immancabili cadute e al casco che girava come un fazzoletto
ora sul petto ora sulla schiena. A conferma di come lo sport possa
essere proficuo a tutti quanti: grandi e piccini.
Venerdì 29 giugno
Goodbike: il palco a pedali
Con le adesioni di venerdì siamo a quota 5...
nemmeno la metà di quelli che in un primo momento avevano dato
la loro adesione di massima. E abbiamo tempo sino a questa settimana
per inviare le nostre adesioni...
Il programma è questo: venerdì 29 giugno , per le ore
19,30 ci si deve trovare presso l'arena di Verbania (al palazzetto
dello sport in caso di pioggia) con le proprie biciclette; queste
verranno piazzate su dei rulli, per consentire di alimentare dei generatori
di corrente che forniranno l'energia necessaria allo spettacolo “Goodbike”.
Si tratterà di eppelare per un paio d'orette, con la possibilità
di alternarsi sulla stessa bici. Ivan mette a disposizione il suo
furgone per il trasporto delle bici, per cui chi vuole non ha che
da contattarmi e compilare l'apposito modulo (Franco: 0323 887111,
348 5843615)
Visita il sito:
<http://www.palcoapedali.it/>
Gita sociale di primavera: domenica 10 giugno
2012
Madonna del Ghisallo
Siamo a quota 40. Restano solo 4 o 5 posti a disposizione.
Sbrigatevi, perché i ritardatari resteranno a casa.
La meta...
... per ciclo-turisti
La famosa Madonna del Ghisallo.
... per turisti
Como, Bellagio e Ghisallo
Il percorso
L'intenzione è di fare la salita finale
dalla parte più bella e, ciclisticamente, più avvincente,
ovvero da Bellagio.
I km complessivi sono 126 km, con i primi 100 praticamente pianeggianti;
poi da Como a Bellagio è come andare a Cesara da Omegna; quindi
da Bellagio hanno iniziano le asperità, soprattutto nei primi
4 km, dove si arriva a toccare una punta max del 14%. Quelli che restano
non sono una passeggiata... ma quasi! Ad ogni buon conto, come ogni
anno c'è il furgone al seguito... quindi, all'occorrenza lo
stesso può trasformarsi in carro-scopa, consentendo a tutti
di raggiungere l'agognata meta e ricevere così la benedizione
della Madonna comasca (NdR quella locale sta di casa al Boden).
Gli orari...
... per ciclo-turisti
In previsione dell'ultima parte: ritrovo ore 6,00 al solito posto,
partenza alle 6,30
... per turisti
ritrovo ore 7,45 al solito posto, partenza pullman alle 8,00
Ristori e pranzo finale
Durante il tragitto ciclo-turistico sono previsti due pit-stop con
abbondanti libagioni (compreso il classico “bianchino”).
Alla fine, per tutti, turisti e ciclo-turisti, pranzo di gran gala
alla “Taverna del Giardiniere” in quel di Lasnigo (CO)
<http://www.latevernadelgiardiniere.it>
Il menu
Antipasti
Raviolo di bresaola con caprino ed erba cipollina (NB e qui
due o tre cominciano a mettere il broncio)
Vol au vent con mousse di cotto (NB il broncio si fa' brontolio)
Rosetta di crudo dolce di Parma e ananas (NB finalmente si mangia
tutti!)
Insalatina di manzo
Carciofo alla romana
Cozze gratinate
Insalatina di mare
Primi
Risotto al nero di seppia e calamaretti
Gnocchetti casalinghi al ragù di selvaggina
Secondi
Si parte con...
Tagliata di spada fumeé agli aromi freschi
Verdure miste
Pausa con... sorbetto al limone
Ripresa con...
Maialino al forno
Patate al forno
Dolce della casa
Il tutto annaffiato da vino, acqua, caffé
e... limoncello
Vi basta o dobbiamo ordinare qualche supplemento?!?
I costi...
... per ciclo-turisti
€ 50,00
... per turisti
€ 40,00
Prenotazioni
• In sede al venerdì sera
• Per e-mail: info@biciclubomegna
• Per cellulare: 335 6552659
prossimi
appuntamenti |
Sabato 2 giugno |
8,00 |
Centro Sportivo Omegna per...
far divertire i bambini con il CSI del VCO |
|
13,00 |
Ritrovo al solito posto |
Domenica 3 giugno |
8,00 |
Si torna a timbrare |