Martedì 8 dicembre 2009

Non di sola bici...

So già come è andata a iniziare per molti (cüntasold, quasi-pensiunai, pensiunai e lipagiügn)... tìri su la taparèla e véghi bagnà par tëra: no, no, piöu, am'giri da l'aütà part!

E così a ritrovarsi è stato un esiguo gruppetto, rimasto unito sino al lago e poi sfilacciato come spesso avviene in questo ultimo periodo. Un'occasione comunque per chiaccherare un po'; in particolare con Fabrizio il bracuniè di pövàr (nel senso che al porta mai cà na göt), il quale, se anche non vede un ugulato, di certo è attento agli scempi che i suoi simili continuano a perpetrare nei confronti dell'ambiente.
La foto scattata da Fabrizio è più che eloquente: faggeti secolari abbattuti per far passare i nuovi tralicci dell'alta tensione. Tagliando gli alberi alla brutos-dio, fregandosene di ciò che prima ancora c'era (sentieri, radure ecc.), segnando la montagna con un guappo segna il proprio rivale, l'impresa incaricata delle nuove pose dei tralicci dell'alta tensione sta portando a termine il proprio incarico facendo scempio della montagna. Il risultato è davanti agli occhi di tutti. In attesa che si levi una voce di protesta e d'indignazione corale, ci chiediamo: una roba insì l'avesàn mai fàcia in un'aüta part?!?

L'immagine è stata scattata in una piccola radura fra Gravellona e Casale Corte Cerro.

 

Sabato 12 dicembre 2009 ore 13,30

Giro del lago pro Telethon 2009

Appuntamento in Piazza Salera ad Omegna per le ore 13.00.

Iscrizione a offerta libera (s'iniziano a raccogliere da venerdì sera in sede).

Assolutamente da non mancare...


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Sabato 5 e domenica 6 dicembre 2009

I “mazinga” e i “vàca stràca”

Avete presente quei cartoni animati giapponesi? Sì, quella specie di mostri iperspaziali, che si trasformano in missili intergalattici e partono più veloci della luce... Ebbene, tra sabato e domenica si è assistito a un cartoon simile fra i pseudo cicloamatori del nostro amato sodalizio. Unica scusante è che in entrambe le uscite il freddo si sentiva, eccome! Domenica si è avuta una minima di 1° e una mx di 5°. Per cui, può darsi che in mancanza di altri rimedi, quella di mettersi a pedalare come dei matti possa essere la cura adottata contro il freddo pungente... può darsi, ma non è certo! Sta di fatto che, sabato qualcuno ha optato per le rive lacuali del Maggiore, mentre il grosso della truppa saliva lungo la Pnaoramica; mentre domenica, giunti a Verbania con una media di oltre 32 km/h, qualche pezzo si staccava dal corpo compatto (si fa per dire!) del gruppo.
A ciò si aggiunga, l'apparizione dei soliti pigàr: con una mezz'ora di ritardo rispetto all'orario ufficiale e con una pedalata da vàca stràca. Ma, si sa, il freddo provoca le più diverse reazioni.